lunedì 14 agosto 2017

Sicilia vota, M5S adotta abusivi di necessità. Destra caccia sindaco abbatti abusi

Sicilia vota, M5S adotta abusivi di necessità. Destra caccia sindaco abbatti abusi
Sicilia vota, M5S adotta abusivi di necessità. Destra caccia sindaco abbatti abusi
ROMA – Sicilia vota, M5S adotta abusivi di necessità. E Destra caccia il sindaco che abbatteva abusi edilizi. Succedono cose in Sicilia alla vigilia della campagna elettorale per il governo, i voti e i soldi dell’isola. Cose di cronaca d’oggi e insieme cose antiche, cose di sempre.
Cose di sempre…sono decenni e decenni che chi vuole essere eletto e votato in Sicilia (anche altrove soprattutto al Sud ma qui parliamo della Sicilia perché qui si vota in autunno) deve tener conto dei tantissimi che si sono fatti la casa abusiva. Prima casa abusiva e molto più spesso abusiva la seconda casa, quella al mare o comunque sulla costa. Chi vuol esser votato ed eletto deve tener conto di chi è fatto la casa abusiva e deve proteggerli.
Proteggerli da chi e da cosa loro e le loro case abusive? Che domanda…Proteggerli dalla legge e soprattutto dall’applicazione della legge. Per cui sono decenni e decenni che la politica in Sicilia si incarica di questa funzione: mettersi in mezzo tra la legge e gli abusivi e fare in modo che le due entità non si tocchino. La legge c’è, vieta case e ville abusive, ne comanda la demolizione. Ma la politica vigila e opera perché la legge viga senza essere applicata. E’ questo il…patto sociale. Con una buona parte dell’elettorato.
Con rare eccezioni hanno assolto questo compito di intercapedine tra legge e abusivi tutti gli schieramenti politici in Sicilia. Si inserisce dunque nella tradizione anche M5S. In fondo nessuna sorpresa. Come sempre chi vuole i voti e vuole essere eletto, stavolta Giancarlo Cancelleri, candidato governatore di Grillo-Di Maio-Di Battista, non manca di rassicurare e garantire. Lo fa nella forma classica, come hanno sempre fatto tutti. Con la classica formula dell’ipocrisia ammiccante, e cioè la manifesta comprensione per il cosiddetto abusivismo di necessità.
Che sarebbe uno si è fatto la casa da solo fuori dalle regole e dove capitava perché la casa non ce l’aveva. Che vogliamo fare, gli vogliamo scoperchiare il tetto? Con questa furbata ipocrita dell’abusivismo di necessità a suo tempo la Dc e il Psi e le forze autonome delle Regione e anche in buona misura il Pci hanno assolto e reso di fatto impunibile e impunito il farsi casa e villa ovunque in Sicilia. Ovunque e comunque. Ora la bugia dell’abusivismo di necessità finisce nella propaganda elettorale anche di M5S.
Nulla di nuovo, proprio nulla. Sempre la vecchia storia: il politico che vuo, farsi governatore che strizza l’occhio agli abusivi e dice, tranquilli, votatemi e non succederà nulla a casa vostra per abusiva che sia. Altrove chissà, in Sicilia M5S non porta novità, raccoglie voti e promette di fare come quelli di prima e di prima ancora.
Altra notizia dalla Sicilia. nuova di conio ma anche questa già vista tante altre volte. C’era un sindaco a Licata, sindaco di una lista civica, che di case abusive ne ha fatte abbattere secondo legge e decenza e pubblica utilità una settantina. Gli hanno incendiato auto e casa ma lui proprio non voleva capire che così si perde il consenso. E allora in Consiglio comunale hanno finito e perfezionato il lavoro: una mozione di sfiducia votata a maggioranza e finalmente fuori dalle balle questo sindaco ammazza consenso.
La mozione l’hanno votata in tanti ma i promotori e i più tra gli scaccia sindaco Angelo Cambiano sono stati i consiglieri dei partiti della Destra e del Centro Destra. I due del Pd, pur all’opposizione, hanno votato contro la cacciata del sindaco. Bene ricordarselo perché le cronache tendono ad ometterlo. Forse perché anche questa è una notizia nuovo-vecchia: sono decenni e decenni che in particolare al Sud la destra che dovrebbe essere in teoria legge e ordine è nei fatti la prima protettrice e custode dell’illegalità, magari chiamandola illegalità di necessità. Edilizia, fiscale, contributiva, commerciale, aziendale…

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