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Alcune sono state approvate pochi giorni fa, altre no perché considerate troppo vaghe dall’opposizione, altre ancora non sono ancora state presentate. «Ma oltre a essere vaghe — spiega Dario Nanni, capogruppo Pd nel VI municipio — le linee programmatiche dei municipi sono anche molto simili: buone idee di fondo, ma che non tengono conto delle peculiarità e dei problemi del territorio». Così simili che alcune frasi non differiscono di una virgola.

Ad avere la maglia nera del “copia e incolla” sono i municipi XI e XII. Un esempio? “Va tenuto conto che il territorio del municipio XII è caratterizzato da un consistente patrimonio paesaggistico, che si estende dal centro alla periferia” (pag. 6): Le stesse parole ritornano nel documento dell’XI (pag. 16), nonostante la sua zona più “centrale” sia piazzale della Radio, tra via del Porto Fluviale e viale Marconi. E ancora: “Una particolare attenzione sarà data all’inquinamento elettromagnetico sul territorio, delocalizzando eventuali stazioni radio- base, che non rispettino la distanza minima da siti sensibili imposta dalla normativa vigente”. È la frase che ritorna alla pagina 17 dell’XI municipio e alla 6 del XII. In entrambi i casi, poi, il testo va avanti con “il monitoraggio del rischio idrogeologico, specialmente” a Collina Ugo Bassi e via Gioele Solari per il XII e a Portuense, Magliana, Ponte Galeria e Piana del Sole per l’XI. «Cioè? In tutti i quartieri? », incalza Maurizio Veloccia, ex minisidaco.

Stesso discorso su quattro righe che riguardano la “convivenza delle diverse specie” animali. «I programmi sono simili — aggiunge Veloccia — è tutto generico, può essere applicato a qualsiasi municipio e comune d’Italia. Non avremmo mai immaginato di trovare le stesse identiche frasi. Vogliamo concretezza ». Si difendono dall’XI municipio: «Può essere che chi ha contribuito alla stesura del nostro territorio, abbia aiutato anche nel XII». «Non avevamo un “testo base” — aggiunge Paolo Pace, presidente M5S dell’VIII municipio — ma la stesura delle linee programmatiche viene fatta da rappresentanti municipali e tavoli di lavoro: è una sorta di “concerto”. Siamo in linea coi punti del Comune e quindi anche degli altri parlamentini ».

Infatti, l’impostazione dei programmi è più o meno la stessa: si parte con un commento sul lascito della vecchia amministrazione, con la “necessità del cambiamento”, si prosegue con un discorso sulla trasparenza e poi si snocciolano le proposte. Che in alcuni casi sono identiche — «ma non viene specificato dove, in quanto tempo e con quali risorse», commenta Lorenzo Marinone, consigliere Pd del XII municipio — come quelle sui corsi
 di “educazione civica e contro il cyber-bullismo in collaborazione con scuole” (solo nei municipi VIII, XI e XII), sugli orti urbani e sulla creazione di nuovi spazi dedicati a co-working e start-up (solo in VIII e XI), sulla promozione dell’artigianato. Condivise anche le proposte sulla cultura e sulla mobilità sostenibile. «Speriamo comincino a conoscere davvero il territorio — aggiunge Marinone — perché sembra stiano improvvisando».