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NAPOLI - Arriva da Napoli una nuova tegola per il governo sul tema pensioni. Il Tribunale di Napoli ha emesso un'ingiunzione di pagamento di 3.074 euro a titolo di arretrati a favore di un pensionato, dopo la bocciatura del blocco delle indicizzazioni delle pensioni da parte della Corte Costituzionale. Ma il governo frena e precisa: i ricorsi devono tenere conto del decreto, che è intervenuto dopo il deposito del ricorso.

Il decreto ingiuntivo ha la data di ieri, 29 maggio, ed è stato emesso dalla sezione lavoro del tribunale di Napoli. La corte ha accolto il ricorso di un pensionato presentato prima che il governo annunciasse il decreto sui rimborsi, seppur parziali.

Il governo è intervenuto a stretto giro, appena è stata resa nota la sentenza. "I cittadini che ritengano di vedere leso un proprio diritto hanno pieno titolo fare ricorso, ma i ricorsi dovranno tenere conto del decreto del governo", ribadisce il ministero del Lavoro, confermando quanto già affermato dal ministro Giuliano Poletti sulla possibilità di ricorrere contro i rimborsi parziali previsti dopo la sentenza della Consulta sulle pensioni. "Dal punto di vista della legittimità - aveva sottolineato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti- noi siamo convintissimi di aver pienamente ottemperato a quanto la Corte ha in qualche modo sottolineato come limiti della normativa precedente per cui ha scelto di cassare quella
parte della norma".

La precisazione del governo è importante per chiarire l'impatto della sentenza, che probabilmente darà via libera a una serie di ricorsi, su cui i tribunali dovranno pronunciarsi anche alla luce di queste norme e di quest'interpretazione.